venerdì 3 luglio 2015

Zona Pasquirolo - La piccola bomboniera sta per rinascere

Nonostante sia considerato un monumento nazionale sin dal 1956, il nostro piccolo gioiello ha conosciuto l’abbandono e l’oblio per diversi anni. Ma finalmente ci siamo.



Ci troviamo nell'odierna Piazza Beccaria, dietro alla cattedrale; qui nel 1616 un oratorio affiancava la chiesa dell’Immacolata detta in Campo Santo, conosciuto anche come oratorio Bellarmino dove i giovani usavano improvvisare commedie per volontà dello stesso porporato. L'oratorio venne in seguito sconsacrato e usato persino come prigione, data la vicinanza del Palazzo del Capitano.
Poi nel 1816 il celebre architetto Luigi Canonica (1764 - 1844) si occupò di sistemare gli interni mentre Giacomo Tazzini personalizzò la facciata; lo spazio divenne una vera e propria sala teatrale per il piemontese Giuseppe Fiando, burattinaio giunto a Milano nel 1795, che aveva appena visto i suoi spettacoli di marionette sfrattati da Piazza Mercanti.
Gli spettacoli delle “teste di legno”, i magattei (nelle sonorità milanesi) ebbero immediatamente un enorme successo, tanto che il teatro prese il soprannome della più famosa tra loro: Gerolamo.

Arriviamo al 1866 quando il riordino urbano in attuazione in quegli anni non risparmiò nemmeno il nostro piccolo teatro che venne spostato di qualche metro, in un palazzo proprietà del tenore Bolis. La costruzione del nuovo spazio coinvolse l'architetto Giuseppe Mengoni che in quegli anni era impegnato con la realizzazione della Galleria Vittorio Emanuele e che nei ritagli di tempo si occupava del teatro.
Così rinasce nel 1868 - con il nome di Gerolamo - il teatro pensato per spettacoli per bambini, il primo in Europa.
Nel 1910 vi approdano i Fratelli Colla, eredi dell’arte del padre Giuseppe. Carlo, Giovanni e Antonio lasciano a loro volta nel 1945 al loro successore nell’arte marionettistica Gianni e a sua figlia Cosetta che legheranno il cognome Colla al Gerolamo fino al 1958,  anno in cui, in base ai piani regolatori, l'edificio avrebbe dovuto essere demolito per far posto ai soliti blocchi per uffici. Per fortuna il teatro era già stato inserito nell'elenco dei Monumenti Nazionali e fu pertanto salvato. 

Arriva così Carletto Colombo con la sua “Compagnia del Teatro Milanese” che trasforma il teatro in luogo per spettacoli di dialetto milanese: non più bambini e marionette ma attori in carne ed ossa. Vi resta fino alla fine degli anni Settanta, mentre l’attività del teatro continua, con vari spettacoli fino al 1983. Le nuove norme di sicurezza impongono adeguamenti alla struttura che per ragioni economiche non saranno mai fatte e il teatro chiude.
Rimane inutilizzato e polveroso per decenni fino a pochi anni fa, quando finalmente arrivano i soldi e la voglia di riaprirlo. Noi siamo entrati per voi per mostrarvi lo stato dei lavori al momento bene avviati; purtroppo le impalcature, ancora presenti, hanno impedito una visione ottima della sala, ma i palchi e i decori sono stati tutti già restaurati.












Disegno di Riccardo Salvatori, Interno del Teatro Gerolamo

Ingresso del Teatro Gerolamo 1920

Ingresso del Teatro Gerolamo 1945

Piazza Beccaria 1900












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