lunedì 22 luglio 2013

Santa Maria alla Fontana, piccolo gioiello del '500


Santa Maria ad fontem è uno splendido esemplare di santuario mariano rurale, che sorge in una zona centrale della città, ma sembra lontano anni luce dal traffico del quartiere Isola e dal caos della sua movida serale.

La tradizione vuole che l'acqua di Santa Maria alla Fontana sgorgasse da undici fonti poste sotto l’altare, dove si racconta che la Madonna apparve, intorno al 1400, per miracolare un giovane fedele gravemente malato.

Arcate su massicci pilastri ed esili colonne compongono il sacello eretto nel 1507, per volontà del governatore di Milano Charles d'Amboise, sopra la fontana miracolosa, che per secoli ha richiamato folle di pellegrini. 
Il progetto della chiesa fu a lungo attribuito a Leonardo da Vinci,  a causa della sua amicizia con il governatore - ma anche a Bramante e a Cristoforo Solari per la presenza di elementi architettonici ispirati dai monumenti classici - fino a che nel 1982 l'archivista Grazioso Sironi ritrovò e pubblicò un contratto del 17 marzo 1508 in cui l'architetto Giovanni Antonio Amadeo appare come il vero progettista ed esecutore.

Una scala ripida collega il suggestivo nucleo originario alla chiesa soprastante, costruita in epoca rinascimentale e arricchita da bellissimi affreschi alle pareti.

La facciata, invece, è datata 1920 ed è da attribuirsi a Paolo Mezzanotte.

Diverse fasi costruttive caratterizzano, quindi, il monumento, che è stato molto ben restaurato tra il 2006  e il 2007 con il risultato di una visione d’insieme dall’ottimo equilibrio cromatico.
Da visitare, ma non sempre aperta, è la cripta con la vasca battesimale.





Questo è il modello del Santuario di Santa Maria alla Fontana, secondo un ipotesi del progetto in occasione della mostra Bramante e la sua cerchia a Milano e in Lombardia 1480-1500, a cura di Luciano Patetta per la Provincia di Milano del 2001. Mogano in scala 1:50 realizzato da Vincenzo Onida.






Il Santuario nella bellissima parte inferiore.

















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