sabato 9 febbraio 2013

Per il centro di Milano ci vorrebbe una bomba atomica



Quando mi avventuro per il centro di Milano, nel cuore antico della città cresciuta sui lasciti romani, medioevali, rinascimentali, barocchi e neoclassici, mi viene in mente un solo pensiero: ci vorrebbe una bomba che faccia sparire tutto per ricominciare da capo.
Dall'immediato dopoguerra in poi il centro "storico" di Milano (già minato negli anni trenta dagli interventi della "Milano finanziaria", quali il Banco di Roma e i palazzi della Borsa), è stato violentato in ogni maniera. I palazzi storici non sono stati tutelati da nessuno, se non talvolta nelle facciate; le esigenze moderne hanno avuto la meglio sull'estetica: sopralzi, aggiunte, palazzi nuovi e palazzi sventrati, chiese antichissime cancellate per far posto a nuovi palazzi o deturpate dalle automobili parcheggiate ovunque.

E' sconcertante fare quattro passi in centro.

Se poi ci si concentra sulle Cinque Vie, punto cardine del centro cittadino e antichissimo crocicchio romano e medioevale, ci si accorge di come questa città sia stata cattiva con la propria storia: qui più che altrove si riscontrano interventi moderni fuori scala affiancati a edifici storici, rovine post belliche ancora da risanare e costruzioni recenti che cercano in qualche modo di imitare, secondo me, quello che vi era in precedenza.
Questa parte di città dovrebbe corrispondere, per similitudine fra città con una stratificazione storica, al centro storico di Roma o di Napoli, ma guardandolo bene è un guazzabuglio di architetture messe assieme senza dar forma a nulla; anzi, dall'aspetto disarmonico.
Insomma, non proprio un luogo da far vedere ai turisti.
Almeno si risanasse e tutelasse quel poco che c'è ancora da salvare, meno auto, meno caos visivo, più verde (per nascondere le brutture)
La parte che intendocon definizione di Centro Storico è la zona antica, quella fondata sulla città romana e l'antico Foro Romano, ovvero tra corso Magenta, Via Dante, il Cordusio, Via Torino, da Piazza Missori a Molino delle Armi e Piazza della Vetra per finire a Sant'Ambrogio.

Di seguito le foto dimostrative



















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